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Lunedì

quarto giorno

sunny 23 °C
Vedi Riviera del Brenta sulla mappa di viaggio di alessandrodegiu.

La tappa è stata puramente ciclistica, avevamo programmato di scendere la Brenta della “Cunetta” vale a dire il canale artificiale che da Stra scende fino al mare ma ci siamo talmente divertiti a percorre l'argine, in parte sterrato in parte asfaltato che in prossimità di Chioggia abbiamo deciso di restare in sella per altri 30 chilometri e di arrivare fino alla macchina. Abbiamo quindi attraversato la campagna veneta sotto un sole quasi estivo e abbiamo raggiunto di nuovo l'Adige. Da qui abbiamo ripercorso l'argine della laguna che avevamo passato durante le prime ore del nostro viaggio.

Alle quattro siamo arrivati alla macchina. Viaggio bellissimo senz'altro da ripetere.

Pubblicato da alessandrodegiu 16:54 Archiviato in Italia Tag brenta_della_“cunetta” Commenti (0)

Domenica

Terzo giorno

sunny 22 °C
Vedi Riviera del Brenta sulla mappa di viaggio di alessandrodegiu.

Qui a Malcontenta non siamo più sul mare, c'è meno umidità e quindi alle 10 splende già un bel sole. Cominciamo la giornata con una visita a Villa Foscari, l'unica villa "palladiana" effettivamente progettata da Palladio. Appartiene al conte Foscari, un architetto veneziano che si è ricomprato la residenza estiva (da sant'Antonio a san Martino) degli avi a suo tempo confiscata da Napoleone e quindi passata all'Austria che la destinò a casa di cura.

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Conte e moglie (un'architetta veneziana che si prende cura della casa museo) sono ben disposti a mostrare la dimora al pubblico e siccome oggi è una di quelle domeniche del FAI in cui si aprono le bellezze artistiche al pubblico, siamo qui con un gruppo organizzato di friulani con tanto di colta e paffuta guida che ci illustra storia, arte, economia, orografia e leggende della zona. La villa si chiama Malcontenta perché ancora vi è chi vede il fantasma della giovane donzella tredicenne che nel 1300 fu rinchiusa dal vecchio e geloso marito nella villa. La donna parve (anzi scomparve) al mondo come infelice e, appunto, malcontenta.

Vietato fotografare l'interno ho preso le foto del bellissimo parco e di alcune riproduzioni esposte nel negozio dei souvenir.

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Lasciata Malcontenta cominciamo a pedalare sulla riva destra della Brenta. Arriviamo a Lanza (paese della celebre Mira Lanza per i più' vecchi). proprio quando vi giunge il battello turistico Tiepolo e abbiamo modo di vedere una chiusa in azione.

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Sosta al bar sul porto e ripartiamo. Si susseguono ville, chiuse e paesini fino alla splendida Dolo.

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Poi la strada si fa più agreste, meno fluviale finché inaspettata e magnificente compare all'improvviso villa Pisani.
Lascio parlare le fotografie di interni ed esterni:

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Aggiungo solo che il labirinto di siepi, a cui ci siamo avvicinati senza grande interesse, si e' rivelato divertentissimo, in grado di far giocare insieme grandi e bambini, amici e sconosciuti, italiani e stranieri in un clima festoso e collaborativo. Solo il labirinto vale una visita a questo gioiello vitale che e' la regina delle ville della Brenta: Villa Pisani a Stra.

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Serata in pizzeria.

Pubblicato da alessandrodegiu 10:30 Archiviato in Italia Tag mira brenta villa_foscari dolo villa_pisani stra Commenti (0)

Sabato

secondo giorno

all seasons in one day 21 °C
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Ci alziamo troppo presto. La colazione in albergo non è ancora pronta mentre la nebbia è senz'altro allertata, non si vede da qui a là.

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Partiamo presto perché ce lo impone l'orario dei traghetti. Ci imbarchiamo dal molo di Chioggia che per un prezzo da truffa aggravata ci porta a Pellestrina. L'isola è una striscia di 9 km che percorriamo tutta senza grosse emozioni perché, per quanto l'ambiente possa dare l'impressione di stare tra le calli di Venezia, il grigiume della mattina ci rende mogi (e bagnati). Al capo nord dell'isola attendiamo dieci minuti per un altro traghetto che, per un prezzo da rapina, ci trasborda all'isola del Lido di Venezia. Perdiamo la coincidenza per Fusina, la bici si buca, un ragazzo gentile ci porta col suo ampio furgone dal meccanico, ripariamo il copertone, facciamo una scappata sul Granviale del Lido a comprare qualcosa, torniamo al molo e aspettiamo un'ora al bar mentre il sole comincia timidamente a comparire. Quando, finalmente, alle 14 la barca arriva, non ci fa salire con la bici perché non c'è posto (avremmo dovuto fare una prenotazione telefonica per prenotare). Facciamo un giretto in spiaggia, e alle 16 ci imbarchiamo per Fusina, l'attracco sulla terraferma alla foce della Brenta.
Dopo alcuni km la strada diventa veramente una chicca, il fiume si snoda tra le ville venete (esistono davvero, quindi! E sono tante e belle). Noi compriamo la pasta e andiamo in un campeggio a Malcontenta (in latino malus contenutus cioe' la Brenta non sta nell'alvo, straripa spesso) dove pernotteremo in una casetta di plastica da senza casa americano per un prezzo che - se non fossimo vicino a Venezia - sarebbe considerato criminale. Giornata strana ma ora il tempo è bello, abbiamo una cuccia per la notte e una bottiglia di vino per la sera. Domani è un'altra villa.

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Pubblicato da alessandrodegiu 09:38 Archiviato in Italia Tag pellestrina lido_di_venezia fusina malcontenta Commenti (0)

Venerdì

Il primo giorno

all seasons in one day 20 °C
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Verso le 11 di mattina partiamo da Lido di Spina con le biciclette sistemate nell'ampio bagagliaio del nostro giallo Kangoo . Nebbia in Valpadana fittissima, fa freddino ma scommettiamo in una rapida vittoria dei raggi solari sulle umide brume autunnali.
in un'ora arriviamo all'ingresso dell'isola di Alberella dopo aver attraversato il Delta del Po e le valli di Comacchio con una visibilità 30 metri. Prendiamo un caffè e poi cominciamo a pedalare lungo gli argini. Il sole si svela a poco a poco rivelando lo splendido paesaggio lagunare. In un'ora siamo sulla riva dell'Adige che sfocia 6 km a valle. Preferiamo girare a sinistra risalire il fiume e quando incrociamo il ponte sulla Romea passare sulla riva opposta . La riva nord non è lagunare ma pura campagna veneta.
In pochi km raggiungiamo il Brenta, nuovo ponte della Romea - questi ponti rappresentano gli unici tratti dove incontriamo traffico, il resto del percorso è assolutamente tranquillo tra strette stradine silenziose e qualche sterrata - e siamo alla periferia di Chioggia. Ci fermiamo in albergo a Sottomarina e dopo la doccia ci facciamo la doverosa passeggiata in centro. Come al solito Chioggia non delude: i bar sono pienissimi di gente che sbevazza e mangiucchia gustosissime tapas di pesce, carne, formaggio e fritti in pastella.
Cena al ristorante e poi a casa, sempre a piedi ed e' buio.

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Pubblicato da alessandrodegiu 09:21 Archiviato in Italia Tag chioggia brenta adige valli_di_comacchio aleberella delta_del_po Commenti (0)

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